Prodi, Romano

Area dell'identificazione

Tipologia del soggetto produttore

Persona

Forma/e autorizzata/e del nome

Prodi, Romano

Forme parallele del nome

Forme del nome normalizzate secondo altre regole

Altre forme del nome

Codici identificativi di enti

Area della descrizione

Date di esistenza

1939 ago. 9 -

Storia

Romano Prodi nasce a Scandiano il 9 agosto 1939. Dopo gli studi presso l'Università Cattolica di Milano e la London School of Economics, è professore di economia e politica industriale nelle università di Bologna e Trento, alla Harvard University (1974) e di nuovo a Bologna (prima nel 1975, come ordinario di Economia e Politica industriale e, poi, dal 1989 al 1999). Cofondatore del centro di ricerche economiche Prometeia, presidente della casa editrice Il Mulino (1974-78), tra il 1978 e il 1979 è ministro dell'Industria nel governo presieduto da Giulio Andreotti, legando il suo nome alla legge che regola l'amministrazione controllata delle aziende in crisi. Presidente del Comitato scientifico della società di studi economici Nomisma (1981), ricopre la carica di presidente dell'IRI dal 1982 al 1989 e dal 1993 al 1994, durante il processo di privatizzazione della Banca Commerciale e del Credito Italiano. Nel 1995 contribuisce a promuovere una coalizione elettorale di centro-sinistra, l'Ulivo. Divenuto presidente del Consiglio nel maggio 1996, alla guida di un esecutivo basato sull'appoggio esterno del Partito della rifondazione comunista (PRC), Prodi ha posto al centro dell'azione di governo in particolare il risanamento della finanza pubblica, al fine di rilanciare l'economia del paese e rispettare i parametri fissati dal Trattato di Maastricht, per ottenere l'ammissione dell'Italia alla moneta unica europea. Raggiunto nel maggio 1998 quest'ultimo obiettivo, Prodi ha dovuto affrontare i contrasti con il PRC, critico verso la politica economica e sociale dell'esecutivo. In ottobre, in seguito al voto di sfiducia espresso sulla manovra finanziaria dall'ala intransigente del PRC, è costretto alle dimissioni. Intenzionato a rilanciare il progetto politico dell'Ulivo in vista delle elezioni del 1999 per il Parlamento Europeo, Prodi è promotore di una nuova formazione politica denominata I democratici per l'Ulivo (cui hanno aderito, tra gli altri, il movimento di Antonio Di Pietro, Italia dei valori, e il movimento dei sindaci, Centocittà) che ottiene nelle consultazioni europee, tenutesi il 13 giugno 1999, il 7,7% dei voti. Nel settembre 1999 Prodi viene eletto presidente della Commissione Europea. Nei cinque anni della sua presidenza l'Unione Europea vive alcune svolte storiche, tra le quali l'entrata in vigore dell'euro come valuta corrente (gennaio 2002), l'allargamento dell'Unione ad altri dieci paesi (maggio 2004) e la firma della Costituzione europea a Roma (ottobre 2004). Terminato il suo mandato, il 16 ottobre 2005 Prodi viene scelto come candidato premier nel corso di un'apposita consultazione preliminare, che vede la partecipazione di oltre quattro milioni di elettori di centro-sinistra. Dopo le elezioni del 9-10 aprile 2006 vinte, seppure con uno scarto esiguo, dalla coalizione da lui guidata, Prodi assume per la seconda volta la carica di presidente del Consiglio, dalla quale si dimette nell'aprile 2008 a seguito di una grave crisi politica. Prodi è stato coinvolto in alcuni procedimenti giudiziari (le vicende legate alla vendita della società finanziaria SME, il caso Cirio, il caso Telekom Serbia), in ciascuno dei quali viene giudicato incolpevole già nelle udienze preliminari. Membro onorario della London School of Economics and Political Science (1989) e della Real Academia de Ciencias Morales y Politicas di Madrid (1997), nel 1999 è insignito del premio Schumpeter della omonima società viennese e, nel 2002, della medaglia d'oro per l'economia dall'università di Pavia. Nell'ottobre 2007 è nominato presidente dell'Assemblea costituente del Partito democratico, carica da cui si dimette nell'aprile 2008. Dallo stesso anno presiede il gruppo di lavoro ONU-Unione Africana sulle missioni di peacekeeping in Africa e nel 2012 è nominato Inviato speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per il Sahel.

Luoghi

Condizione giuridica

Funzioni, occupazioni e attività

Mandato/Fonti normative

Struttura amministrativa/Genealogia

Contesto generale

Area delle relazioni

Area di controllo

Codice identificativo del record d’autorità

Codici identificativi delle istituzioni responsabili

Norme e/o convenzioni


  • Norme italiane per l’elaborazione dei record di autorità archivistici di enti, persone, famiglie (NIERA), regola E.1.1 Denominazione di autorità.
  • Sistema di datazione utilizzato per indicare le date nel record di autorità: Norme italiane per l’elaborazione dei record di autorità archivistici di enti, persone, famiglie (NIERA), E.2.1 Date di esistenza. Normalizzazione.

Grado di elaborazione

Finale

Livello di completezza

Intermedio

Data/e della descrizione

Lingua/e

Scrittura/e

Fonti

Sito dell’Enciclopedia Treccani, consultabile al link: http://www.treccani.it/enciclopedia/romano-prodi/ (consultato in data 14 ottobre 2018).

Note sulla compilazione

Creazione: Memorie di Marca 14 ottobre 2018
Compilazione: Lucia Giagnolini 14 ottobre 2018